
Smart Working: La rivoluzione del Lavoro Agile
A causa dell’emergenza sanitaria che ci ha colpito a partire da marzo 2020 e grazie alla voglia di innovazione di alcune strutture già esistenti sul territorio, nelle aziende italiane e nella pubblica amministrazione si sta diffondendo sempre di più il fenomeno dello Smart Working.
Dopo averlo sperimentato profondamente per quasi un anno, ad oggi finalmente esiste anche un quadro normativo di riferimento.
SMART WORKING: I NUMERI
Durante la fase più acuta dell’emergenza sanitaria il lavoro agile ha coinvolto il 97% dei lavoratori delle grandi imprese ed il 94% delle pubblica amministrazione, per un totale di oltre 6 milioni di lavoratori agili, quindi circa un terzo dei lavoratori dipendenti italiani.
In questo caso si trattava di una condizione praticamente obbligatoria, dettata appunto dall’emergenza sanitaria; l’obbligatorietà di lavorare da casa ha però creato una vera e propria alternativa al classico lavoro d’ufficio. Si è creata quindi la possibilità per molti lavoratori di prendere maggiore confidenza con il lavoro online e la necessità delle aziende di creare contenuti digitali accessibili, migliorando spesso diverse procedure fino a qual momento più lacunose.
Iniziato come una sorta di Telelavoro, lo Smart Working si è rapidamente sviluppato in normali attività lavorative, sempre più performanti e precise. Visti i buoni risultati, sono moltissime le realtà che si interrogano se proseguire con un regime di full Smart Working oppure un ibrido, che prevede un regime misto tra presenza in ufficio e remote working.
SMART WORKING: I VANTAGGI
- Riduzione dei costi per il lavoratore (ad esempio il carburante o l’abbonamento dei mezzi pubblici)
- Riduzione dei costi per l’azienda (meno consumi, necessità di minor spazio)
- Migliore gestione della giornata del lavoratore (migliore sfruttamento dei tempi morti)
- Diminuzione dello stress
- Facile misurazione di risultati e performance
SI evidenzia che la maggior parte dei lavoratori ha dichiarato di aver apprezzato i vantaggi dello Smart Working e di voler continuare a praticarlo anche a regime. A conquistare è stata la crescita di autonomia e la possibilità di dimostrare con i risultati il valore professionale.
IL LAVORO AGILE IN CONCLUSIONE
L’ Osservatorio Smart working del Politecnico di Milano, in un recente studio, indica che il 68% dei lavoratori è riuscito da remoto a svolgere tutte le attività, il 29% non è riuscito a svolgere solo una parte delle attività, spesso a causa della mancanza di processi e dati digitalizzati, mentre solo il 3% dichiara di non essere riuscito a portare avanti la maggior parte delle attività.
Il parere generale è che lo Smart Working si possa e si debba applicare dove possibile, anche su turnazioni.