
Il programma GOL: la novità nelle politiche attive
Il Programma GOL: che cos’è e a chi è rivolto
La “Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori”, o GOL, è una nuova misura introdotta nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza con lo scopo di combattere la disoccupazione soprattutto di alcune fasce di popolazione. Il programma dovrebbe durare fino al 2027 ed essere adattato regione per regione in base alle specifiche esigenze.
Tra i traguardi impostati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dal Ministero dell’Economia troviamo:
- Raggiungimento di almeno il 10% dei beneficiari complessivi entro il 2022;
- Coinvolgimento di almeno 3 milioni di beneficiari entro il 2025, di cui almeno il 75% donne, disoccupati di lunga durata, persone con disabilità, giovani under 30, lavoratori over 55;
- Raggiungimento di almeno 800 mila dei 3 milioni di cittadini coinvolti in attività di formazione (comprese le competenze digitali).
Quali sono i beneficiari in Regione Lombardia?
Ad oggi, le condizioni base sono età (tra i 30 e i 65 anni) e la residenza/domicilio (che dev’essere in Lombardia). Dopo di che, la regione ha identificato diverse categorie:
- Beneficiari di ammortizzatori sociali in assenza di rapporto di lavoro (NASPI o DIS-COLL);
- Cittadini percettori del Reddito di Cittadinanza;
- Lavoratori fragili o vulnerabili;
- Lavoratori con minori chances occupazionali: disoccupati di lunga durata (almeno sei mesi), soggetti con una presa in carico sociosanitaria e inseriti in progetti di inclusione sociale, working poors (lavoratori che conservano lo stato di disoccupazione), soggetti con almeno 55 anni di età
- donne, indipendentemente dalla condizione di fragilità.
Risultano invece momentaneamente esclusi:
- Giovani NEET, cioè disoccupati non studenti con meno di 30 anni (misura Garanzia Giovani);
- Uomini tra i 30 e i 54 anni che non rientrano nelle categorie di cui sopra e beneficiari di ammortizzatori in costanza di rapporto di lavoro (misura Dote Unica Lavoro).
In cosa consiste?
Vengono distinti quattro percorsi a seconda delle specifiche esperienze lavorative e caratteristiche del soggetto interessato:
- Lineare di reinserimento lavorativo, per chi è più facilmente occupabile;
- Di aggiornamento ‘upskilling’, con interventi formativi brevi e professionalizzanti per chi ha bisogno di adeguare le proprie competenze;
- Di riqualificazione ‘reskilling’, con una intensa formazione per chi è più distante dal mercato del lavoro;
- Percorso di lavoro e inclusione, che fa leva sulla collaborazione della rete dei servizi territoriali (educativi, sociali, sanitari ecc) per i casi più complessi;
Ogni iter viene poi personalizzato perché si adatti alle esigenze dei singoli soggetti.
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